IBS 2010 "Formulazioni antimicrobiche innovative di materiale termoplastico"

14 Settembre 2015

IBS 2010 "Formulazioni antimicrobiche innovative di materiale termoplastico"

IBS 2010LATI S.p.A. ha presentato uno studio intitolato "Formulazioni antimicrobiche innovative di materiale termoplastico"

IBS 2010 è il convegno internazionale che ha esplorato nuove frontiere e applicazioni delle biotecnologie per un futuro più salutare e sostenibile, nonché per gettare le basi di una bio-economia basata su fondamenti scientifici.

Dal 14 al 18 settembre LATI S.p.A. ha presentato uno studio dal titolo "Formulazioni antimicrobiche innovative di materiale termoplastico" al 14° Simposio internazionale sulle biotecnologie tenutosi a Rimini.

Questo importante evento che ha richiamato oltre 1500 esperti provenienti da circa 75 paesi del mondo, si proponeva di esplorare nuove frontiere e applicazioni biotecnologiche volte a un futuro più sostenibile, basato sulla bio-economia caratteristica di ogni nazione e su una stretta relazione tra industria, ricerca e governo.

Articolato in nove sessioni riguardanti:

  • biotecnologie ambientali, industriali e alimentari
  • medicina e farmacologia
  • biologia sistemica e animale

il simposio è stato presieduto dai maggiori esperti mondiali del settore, in larga parte docenti universitari e ricercatori.

All'interno delle presentazioni orali sono stati trattati argomenti attualmente molto rilevanti e di interesse globale, tra cui citiamo:

  • tecniche di bio-ingegneria
  • genomica funzionale applicata alle piante
  • bio-monitoraggio di rifiuti e biocarburanti
  • medicina rigenerativa.

IBS 2010Il nostro progetto assegnato alla sezione "Biotecnologie ambientali", si è basato sullo studio dell'efficacia antimicrobica di diversi additivi resistenti alle temperature di processo, aggiunti ai materiali termoplastici Lati (in particolare a quelli strutturali) al fine di ridurre la propagazione delle infezioni nosocomiali (di cui l'MRSA è la causa principale) ad esempio in ambienti pubblici come quello ospedaliero.

I test microbiologici sono stati effettuati in accordo con la normativa ISO 22196:2007 "Misurazione dell'attività antibatterica su superfici di materia plastica", in modo da ottenere un parametro preciso di riduzione della carica microbica cresciuta su questo tipo di materiali; tale valore è stato calcolato analizzando provini derivati da stampaggio a iniezione di compound additivati a confronto con un compound standard.

Tra le sostanze maggiormente efficaci possiamo evidenziare i sali di rame (idonei anche al contatto con alimenti) che sono stati confrontati con l'argento (già noto da tempo per le sue proprietà antibatteriche), lo zinco e il bario: questi ultimi mostrano inoltre un ottimo rapporto costo/benefici.

In particolare il rame esplica la sua azione alterando il bilancio osmotico cellulare.

Infine abbiamo valutato l'eventuale influenza di tale additivazione sulle caratteristiche meccaniche, elettriche ed estetiche del compound finale, aspetto molto importante nei casi in cui si producano pezzi finiti per applicazioni strutturali.

Da non sottovalutare la prolungata durata dell'effetto antimicrobico dovuto all'inserimento dell'additivo nella materia plastica rispetto a un normale trattamento superficiale che risulta meno resistente alle normali condizioni di utilizzo.

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