Soluzioni autolubrificanti PTFE-free

10 Luglio 2018

Soluzioni autolubrificanti PTFE-free

Il PTFE è un polimero dotato di caratteristiche peculiari, fra le quali il ridottissimo coefficiente d’attrito. Questa proprietà è disponibile anche in quei compound caricati con polveri di PTFE finemente disperse nella matrice termoplastica. Il comportamento tribologico di formulazioni così impostate è contraddistinto da bassi coefficienti d’attrito statico e dinamico anche per gradi rinforzati con fibra di vetro o carbonio. Le straordinarie prestazioni conferite dal PTFE hanno permesso ai compound autolubrificanti di affermarsi in soluzione tecnologiche d’avanguardia ovunque serva limitare attrito e usura.

La trasformazione di compound autolubrificanti contenenti PTFE presenta però inconvenienti legati tanto alla formazione di depositi sugli stampi, quanto a problemi corrosione delle attrezzature e di pericolosità dei fumi dovuti all’eventuale degradazione termica di una parte del polimero florurato.

Le formulazioni contenenti PTFE hanno inoltre problemi legati alla natura del fluoro, un alogeno  la cui presenza è soggetta oggi a vincoli normativi sempre più stringenti a causa dei rischi connessi con il rilascio in ambiente a fine vita dei manufatti.

La sostituzione del PTFE è quindi un tema di grande attualità e LATI  ha messo a punto una famiglia di gradi autolubrificanti LATILUB formulati in modo da assicurare prestazioni tribologiche eccellenti senza ricorrere a polimeri florurati. La scelta di LATI è caduta sul UHMWPE, una poliolefina a elevatissimo peso molecolare nota per la sua estrema resistenza all’abrasione.

I risultati ottenuti sono entusiasmanti, anche in formulazioni altamente rinforzate con fibra di vetro. Il UHMWPE, disperso in matrici amorfe o semicristalline, consente di registrare coefficienti d’attrito paragonabili a quelli del PTFE con tempi di rodaggio simili. Anche l’usura abrasiva e adesiva risultano decisamente contrastate. Dal punto di vista meccanico non si notano differenze rilevanti né sotto l’azione di carichi statici né in presenza di sollecitazioni impulsive. La densità inferiore rispetto al PTFE permette infine di proporre soluzioni interessanti anche dal punto di vista economico. 

I LATILUB con UHMWPE sono disponibili in gradi rinforzati e non, in presenza anche di ulteriori sistemi autolubrificanti (es. olio di silicone o fibre aramidiche) e per prestazioni termiche fino a 200°C.

LATI supporta le formulazioni LATILUB anche agevolando il lavoro di ingegneri e progettisti. Il LATILUB 66-10E G/15 caricato con UHMWPE è stato dotato di caratterizzazione completa Gold Moldflow, mediante la quale è possibile simulare lo stampaggio con la massima affidabilità.

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