Compound plastici autolubrificanti e PFAS: facciamo il punto

22 Maggio 2024

Compound plastici autolubrificanti e PFAS: facciamo il punto

Il PTFE è un polimero noto per il suo coefficiente di attrito molto basso, caratteristica sfruttata in compound caricati con polveri di PTFE disperse nella matrice termoplastica. Questi materiali, anche se rinforzati con fibre di vetro o carbonio, mantengono bassi coefficienti di attrito statico e dinamico. Le prestazioni tribologiche del PTFE hanno reso queste soluzioni autolubrificanti ideali per tecnologie avanzate che richiedono di contenere i fenomeni dannosi legati ad attrito e usura.
 

Problemi e Rischi Associati ai Compound Autolubrificanti con PTFE

L'utilizzo di compound autolubrificanti contenenti PTFE comporta però alcuni inconvenienti. Tra questi, la formazione di depositi sugli stampi, la corrosione delle attrezzature e i pericolosi fumi prodotti dall’eventuale degradazione termica del polimero fluorurato. Inoltre, la presenza di molecole florurate, sottoposte a regolamentazioni sempre più stringenti a causa dei rischi ambientali legati allo smaltimento dei manufatti, rappresenta un ulteriore problema. La sostituzione del PTFE è quindi un tema di grande attualità.

 

LATI: Innovazione con LATILUB, L'Alternativa al PTFE

LATI ha sviluppato una famiglia di compound termoplastici autolubrificanti appartenenti al gruppo dei LATILUB, che garantisce eccellenti prestazioni tribologiche senza dover ricorrere all’utilizzo di polimeri fluorurati. L'UHMWPE, una poliolefina ad altissimo peso molecolare nota per la sua estrema resistenza all'abrasione, è stato scelto come prima alternativa. I risultati ottenuti sono interessanti, anche in formulazioni rinforzate con fibra di vetro. L'UHMWPE, disperso in matrici amorfe o semicristalline, offre coefficienti di attrito comparabili a quelli del PTFE, con tempi di rodaggio simili. Anche l'usura abrasiva e adesiva risulta significativamente ridotta. Dal punto di vista meccanico, non si notano differenze rilevanti sia in presenza di carichi statici sia di sollecitazioni impulsive. Inoltre, la densità inferiore rispetto al PTFE rende queste soluzioni economicamente vantaggiose. I LATILUB con UHMWPE sono disponibili in versioni rinforzate e non, e possono includere ulteriori sistemi autolubrificanti come olio di silicone o fibre aramidiche, garantendo prestazioni termiche fino a 200°C.

 

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Da giovedì 30 maggio sarà disponibile il nostro webinar «Compound autolubrificanti e PFAS: facciamo il punto».

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